LA NOSTRA STORIA

La Cooperativa S.O.S. Casa

La Cooperativa S.O.S. Casa viene costituita nel 1990 per iniziativa di Renzo Fior, Responsabile della Comunità di Emmaus di Villafranca, e di alcuni amici della Comunità. La presidenza viene assunta da Olivo Prati, carica mantenuta ininterrottamente fino al 2011.
La prima forma di accoglienza, anche se non “strutturata”, risale a qualche mese prima, in una roulotte, parcheggiata nei pressi della sede della Comunità con tre immigrati di colore. Era stata acquistata dalla Comunità e dalle Acli di Villafranca (ancora socie della Cooperativa) per 5 milioni di lire e attrezzata per una ospitalità a lungo termine.
A quell’anno risale anche l’acquisto del primo fabbricato da ristrutturare – un rustico in pessime condizioni, in effetti sarà completamente demolito e poi ricostruito in forme abitabili – a Pizzoletta di Villafranca, in una vecchia corte della frazione. La cifra per l’acquisto è offerta da Emmaus. Il primo Consiglio di Amministrazione durerà in carica praticamente per tutto il decennio successivo. Oltre a Prati Olivo (presidente) e Ferraro Renato (Vice Presidente) è composto dai consiglieri: Corazzina Enzo, Fagagnini Giuseppe, Fior Renzo, Boninsegna Giorgio, Ottoboni Edoardo, Negrini Gianfranco, Martari Gianni (al quale subentrerà Mazzonelli Loredana dopo la prematura scomparsa nel 1995).

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Fabbricato di Pizzoletta
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Fabbricato di Pizzoletta ristrutturato

All’avvio della Cooperativa è presente anche il collegio sindacale, composto da Moreno Marisa, Carlini Sergio e Troiani Flavio.
Il socio principale fin dalla fondazione della Cooperativa è proprio Emmaus Italia, mentre a livello locale anche la sezione Acli risulta socio e tale resterà fino al 2013.
Nel 1992 viene inaugurato il primo nuovo fabbricato di cinque appartamenti a Pizzoletta
E nel contempo viene proposto al Comune di Villafranca di intervenire sullo stabile che ospitava le scuole della frazione di Pozzomoretto e che era stato il primo insediamento della Comunità di Emmaus. Il fabbricato viene concesso in comodato gratuito per venti anni, fino al 2012 rinnovato poi fino al 2032, con il patto che la Cooperativa lo avrebbe ristrutturato e destinato ad abitazione di famiglie svantaggiate. La convenzione è tuttora in vigore, lo stesso Sindaco – in rappresentanza del Comune – è da allora socio della Cooperativa.

Nella Cooperativa vengono inoltre accolti come soci anche i parroci pro tempore delle parrocchie di insediamento: Pizzoletta (don Giorgio Boninsegna) e Madonna del Popolo di Villafranca (don Raffaele Rizza), come segno di continuità con il ruolo di attenzione agli ultimi promosso dalle parrocchie stesse.

Dopo Pizzoletta la Cooperativa si guarda intorno ed acquista a Quaderni uno stabile fatiscente che ricostruirà ex novo dopo la demolizione ricavandone sei appartamenti per sedici posti letto. Lavori che si completeranno nel 1997.

La collaborazione con Emmaus Prato

Alla fine degli anni ’90 si pone il problema di un maggior coinvolgimento dei soci ospiti nella gestione, anche amministrativa. In Consiglio entra nel 1999 il primo consigliere di colore Jonas Malm e successivamente nel 2004 Isabella Bright. Inoltre il Masci (Associazione Scout Adulti) di Villafranca, sensibile alle tematiche di Emmaus, offre la sua collaborazione nella gestione degli alloggi e dei soci ospiti; pertanto un suo esponente (Giovanni Guadagnini) entra nel 2004 nel Consiglio della Cooperativa.

Nel 2000 poiché il problema della casa a prezzi sostenibili si presenta anche in altre zone dove è presente il movimento Emmaus. Il nostro modello SOS Casa viene “esportato” presso la Comunità di Prato, dove si procede all’acquisto di un fabbricato da ristrutturare in frazione Iolo. Vengono realizzati 3 alloggi ultimati nel 2003.
Sos Casa Villafranca provvede alla dotazione iniziale del “distaccamento” di Prato con 50 milioni, accantonati nei primi anni di positiva gestione, e fornisce il “cappello” amministrativo e legale: Di fatto però la gestione di Prato sarà sempre autonoma ed indipendente, risulterà coordinata da un esponente di Emmaus Prato, Lorenzo Frasconi che entrerà a far parte del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa SOS Casa.

La collaborazione con Prato prosegue con l’inaugurazione nel 2009 di un secondo fabbricato nella parrocchia di Narnali (Prato) composto di 4 appartamenti dati in comodato tre dei quali vengono destinati ad una comunità di accoglienza femminile contigua a Emmaus.
In collina a Vaiano sempre a Prato è iniziato il progetto di San Leonardo per il recupero di una storica chiesetta con alcuni fabbricati attigui.

La cooperativa “Madonna dell’accoglienza” di Pastrengo

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2011 Inaugurazione a Pol di Pastrengo

Un capitolo a parte merita l’ambizioso ed impegnativo progetto del 2006 per l’incorporazione della Cooperativa “Madonna dell’accoglienza” di Pastrengo. Tale Cooperativa analoga alla nostra, attiva dai primi anni ’90, fondata da don Danilo Rudi quando era parroco di Domegliara.
Erano stati acquisiti e ristrutturati alcuni fabbricati a Pol di Pastrengo, destinati a ospitare fi no a 30-40 lavoratori immigrati (nord e centro-africani) impiegati nel settore dei marmi. L’avanzata età del fondatore, il peso della gestione e il mancato ricambio dei soci volontari stava portando alla chiusura della Cooperativa. Chiusura che avrebbe comportato la dispersione del patrimonio immobiliare e della testimonianza etica di don Danilo. Si decide di tentare l’integrazione con la nostra Cooperativa e dopo due anni di trattative con gli immigrati ospiti si fondano le due Cooperative e si inizia la ristrutturazione del fabbricato ormai fatiscente. Lavori che si completeranno nell’ottobre 2011 con la realizzazione di 10 alloggi. Costo un milione di euro sostenuti per 600 mila da Banca Etica, 200 mila da Fondazione Cariverona e il restante da Emmaus Villafranca.

Iniziative diverse dal 2000 ai nostri giorni

In questi anni la Cooperativa ampia i suoi orizzonti, non mancano contatti e progetti con Enti ed Istituzione con esiti alterni.
Nel 2000 contatti con il Comune di Villafranca per l’acquisizione di terreni in zona Peep e con l’Associazione Industriali di Villafranca hanno esito negativo.

Nel 2002 la gestione positiva, la riscossione puntuale degli affitti ed il regolare rimborso dei debiti contratti portano alla ricerca di nuove possibilità e progetti. Ad Erbè, sono disattesi gli accordi precedentemente presi con l’amministrazione comunale dopo il cambiamento della stessa (ora di centrodestra)  con le elezioni e ciòi  porta all’abbandono del progetto per la costruzione di un condominio con 8 nuovi appartamenti in zona Peep.

Nel 2003 dopo un ampio dibattito all’interno della compagine societaria viene approvato un nuovo Regolamento interno che disciplina meglio diritti e doveri dei soci ospiti, anche alla luce dell’esperienza maturata e delle controversie verificatesi negli anni precedenti. Si conferma il carattere di temporaneità dell’accoglienza e la priorità alle situazioni di maggior disagio, mentre chi può permetterselo deve trovare alloggio nel mercato ordinario, al di fuori dalla Cooperativa. Contatti sono in corso con la Cooperativa “La Casa per gli Immigrati” attiva a Verona nell’accoglienza abitativa dagli immigrati, l’unica “superstite” dai primi anni ’90 nella provincia, per interrogarsi sul possibile futuro della nostra attività, sul nostro ruolo di “pungolo” alle pubbliche istituzioni sul problema casa.

Nel 2011 alla conclusione del gravoso progetto di Pastrengo si registrano degli avvicendamenti nel Consiglio della Cooperativa. La presidenza viene assunta da Renato Ferraro, già vicepresidente dai tempi della sua costituzione. Il ruolo di vicepresidente viene attribuito a Loredana Mazzonelli. Si conferma la presenza in Consiglio di rappresentanti di altre entità del territorio, Masci e ShangriLa, nonché di un rappresentante per la zona di Pastrengo e di Prato.

Dal 2013 è in cantiere un nuovo progetto a Nogarole Rocca; in un periodo di grave crisi economica la Cooperativa registra un crescendo di domande di alloggio a prezzo agevolato. Bagnolo di Nogarole viene vista come una buona opportunità per l’acquisto di 4 mini appartamenti già finiti in vendita,

Oggi il grave disagio abitativo e l’emergenza sfratti richiedono una maggiore presenza di Sos Casa nei confronti degli Enti Pubblici.Osservando il disagio abitativo che si fa drammatico a seguito della insistente crisi economica, misurato anche dall’andamento degli sfratti per morosità dovuta alla perdita di reddito e di lavoro, una entità come la nostra non può restare indifferente. è doveroso sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema e, per contro, denunciare la progressiva latitanza degli enti pubblici preposti, in particolare l’Ater provinciale gestore delle case popolari. I numeri dicono che in questi anni solo il 3% delle famiglie ammesse alle graduatorie delle case popolari ha avuto risposta positiva. L’Ater dispone di migliaia di alloggi nella
provincia, tuttavia diverse centinaia sono inutilizzati per mancanza di manutenzione, non possibile per la carenza di fondi pubblici. L’unica strada sembra quella di vendere parte del patrimonio per ottenere la liquidità che Regione e Stato non garantiscono più. La nostra proposta parte dal convincimento che le case popolari sono un “bene comune”, e come tale, in quanto frutto di investimento di disponibilità della collettività, pubbliche devono rimanere. Si sta ipotizzando una collaborazione con Ater che conceda in comodato alla Cooperativa alloggi inutilizzati, perché la Cooperativa li ristrutturi e li gestisca a beneficio di famiglie con limitate possibilità di reddito. L’intesa è che alla fine del comodato gli alloggi ritornino nella disponibilità pubblica.
Alla fine di questa cronologia, un pensiero deve andare a quanti, negli anni, si sono impegnati e tutt’ora si stanno impegnando – esclusivamente
a titolo di volontariato – nella gestione e nel supporto alle attività della Cooperativa. Senza di loro nessuna accoglienza e nessun risultato sarebbero stati possibili. Con tutti loro si è tentato di dare concretezza ad uno dei primi richiami del fondatore del movimento Emmaus, rispetto al fondamentale “diritto alla casa”.

Renato Ferraro
Presidente Sos Casa